Gli insetti delle dune

Le coste ospitano una biodiversità, con molte specie esclusive di questo ambiente, soprattutto tra gli insetti. La componente entomologica delle dune, affrontando condizioni difficili come la mancanza di suolo, l’elevata umidità, l’alta insolazione, i forti venti e le alte temperature, è caratterizzata da adattamenti morfologici e eco-etologici unici. Tali caratteristiche rendono gli insetti eccellenti organismi modello per valutare l’impatto delle attività antropiche e climatiche sugli ecosistemi dunali. Gli insetti stessi, a causa di questi ultimi impatti negativi, risultano essere in forte declino, con impatti a cascata sulle comunità terrestri e sulle reti trofiche.

Gli insetti costituiscono oltre il 58% della biodiversità globale oggi conosciuta, con più di un milione di specie descritte e milioni di specie in più in attesa di descrizione o ancora sconosciute. Un gran numero di questi, compresi quelli non ancora noti alla scienza, continua ad estinguersi in tutto il mondo a causa dei disturbi antropici e dei cambiamenti climatici. 

Particolarmente fragili risultano essere gli ecosistemi dunali, componenti integrali e fondamentali delle coste ben conservate, rappresentando un sistema intermedio e di transizione tra l’ambiente terrestre e quello marino. 

Il monitoraggio della componente entomologica in questi ecosistemi risulta essere essenziale per valutarne lo stato di conservazione. Tre le tecniche di monitoraggio principalmente utilizzate vi sono l’uso di trappole innescate con attrattivi di vario genere, campionamenti diretti con retini entomologici e sistemi ad attrazione luminosa (rivolti alla cattura dell’entomofauna ad attività notturna).

Pubblicato

Febbraio 22, 2022
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