L’area marina protetta di Torre Cerrano

Siamo al centro di educazione ambientale le Fantine di Campomarino che è la sede della nostra associazione ambiente basso Molise. Qui abbiamo spostato tutte le nostre attività, che riguardano il controllo del territorio. Riceviamo bambini, associazioni e tutti quelli che vogliono venire a visitare un luogo molto particolare. E’ un sito di interesse comunitario e veniva chiamato il bosco allagato, perché quando ci sono tantissime precipitazioni questo bosco si allaga e allora c’è uno spettacolo che non si può perdere. Si deve venire qua perché arrivano tanti animali e diversi uccelli che godono di questi attimi dove c’è l’acqua abbonda. Qui abbiamo anche il re della foresta: un grandissimo albero con più di 250 anni, e un frassino bianco.

L’area marina protetta Torre del Cerrano si trova sulla costa dell’Adriatico in Abruzzo, la “regione verde d’Europa”, in provincia di Teramo, tra Silvi e Pineto. L’Area Marina Protetta è stata istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e ha ottenuto l’approvazione ed il riconoscimento come ZONA SPECIALE DI CONSERVAZIONE (ZSC) da parte dell’Unione Europea, integrando da allora la Rete Natura 2000.

Il settore a mare dell’Area protetta, presenta due tipologie ambientali ben distinte e in stretta relazione tra esse: i tipici fondali sabbiosi adriatici, che caratterizzano la porzione più estesa dell’area e le scogliere di fondo, determinate dai massi semisommersi dell’antico porto di Atri e da alcuni affioramenti di formazioni geologiche conglomeratiche. 


Nell’area è presente un buon numero di specie animali marine sia pelagiche che bentoniche ed un piccolo ma nutrito contingente di specie vegetali. Nell’ambiente subacqueo dell’area protetta è facile imbattersi in svariate specie di pesci e molluschi, che vivono a contatto con i fondali sabbiosi.

Nel settore a terra della AREA PROTETTA, è da rilevare la presenza di ecosistemi di duna sabbiosa che costituiscono un ambiente esclusivo, un collegamento tra mare e terra e che oltre al loro valore per la biodiversità, costituiscono una barriera efficace che protegge dalla erosione e dalla salsedine e dal vento le aree retrodunali. Nelle aree di duna più interna si trova la pineta caratterizzata da un microclima particolarmente favorevole durante la stagione estiva e che contiene numerosi elementi di flora e fauna di alta valenza naturalistica.

L’area protetta trae il suo nome dalla “Torre Cerrano”, la cui costruzione risale al 1568, e che costituisce una delle torri costiere più antiche del Regno di Napoli. E’ uno pochi esempi rimasti integri della fitta rete di fortificazioni costiere del Regno di Napoli, che avevano la funzione di respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare.

Pubblicato

Febbraio 22, 2022
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